Sometimes I question myself about the extension and quality of our freedom . In those moment my delirium assumes its complete perfection and my ramblings become even more dissociate .
Here you have a product of my gallopping mental desease :PP
Il burattinaio
Lui manovra , lui sa , il burattinaio .
Tutte le pene che il mio stare al mondo
mi provoca , e l’angoscia di non essere quella che vorrebbe.
Lui mi tira, mi spinge mi seduce.
Di forme luccicanti mi riveste ,
mi fa essere bella, affascinante , mi fa essere quella che non sono.
Lui conosce la vita e sa i suoi passi ,
raramente si sbaglia o si confonde ,
la stessa sicurezza poi mi infonde anche se io sicura non lo sono.
Così passano i giorni sulle ore,
avvicinando il volto quasi annuso
lo scandirsi del ritmo che lui impone, la corsa verso il nulla e le ragioni.
Cosa fai lì nascosto dietro il vetro,
occhi grandi dilatati da una lente
osservi , tiri un filo , molli un poco, dirigendo quel che resta del mio arbitrio.
Fuggirò da questa gabbia, me lo dico,
aspettando con ansia l’occasione
poi rimando attaccata alla catena delle solite inespresse coazioni .
Lui le sa le cose, lui dirige,
i burattini stanno ad ascoltare
io li osservo e in loro vedo me , il mio specchio è dentro i loro gesti.
Si lo sono un burattino anch’ io
Sono nata da un gesto , da un capriccio
Gettata in questo mondo, sono sola a lottare mentre guarda.
Come insetto al microscopio
Lui mi studia aspettando un sospiro,
una reazione che giustifichi ancora un po’ la fune .
Mi rifletto nel sogno , mi dileguo
Mentre il sonno si stringe attorno a lui
Scappo in fretta in preda all’euforia mentre sogna tranquillo , lui non sa.
Corro , salto , mi fermo
Di assoluta libertà ormai ubriaca e vinta
Non ho legami , né padroni , non più fili che tirino di lato .
Di stordita contentezza,
Ingenua storditezza ignara ,
la sua lente è solo un po’ più in alto mentre il filo trasparente si dipana .
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